"NON E' COLPA MIA!"

"NON E' COLPA MIA!"

(quando una scusa giustifica tutto)

 

E' così che i nostri bambini rispondono quando non vogliono sentirsi responsabili di qualche sbaglio che hanno commesso o di qualcosa di sbagliato che è accaduto.

Lo fanno d'istinto, a volte per paura della punizione, a volte per non essere semplicemente accusati.

Ed è così che fioccano le scusa: lui mi ha sputato, lui mi ha insultato, ha cominciato lei.

Ma cosa fare di realmente istruttivo quando ci si trova di fronte ad una situazione del genere (che a volte riguarda anche gli adulti e non solo i bambini)?

Per risolvere il tutto in maniera positiva MAI SCENDERE AL LIVELLO DELLA DISCUSSIONE FINE A SE STESSA: non è costruttivo discutere quando il piccolo (o il grande) insiste sul fatto che non è colpa sua, non conduce a nulla.

Cerchiamo dunque di fare comprendere al nostro interlocutore la differenza tra SCUSA e SPIEGAZIONE, dove la prima giustifica l'accaduto e la seconda lo chiarisce.

Poniamo dunque una domanda molto semplice: "Cosa avresti potuto fare per evitare che accadesse?" - "Potevi comportarti diversamente"?

Ed ecco che la spiegazione non data dall'insegnante a giustificazione del voto insufficiente forse poteva essere chiarita se si fossero chieste spiegazioni su cose non comprese, o al calcio del compagno le alternative alla restituzione dello stesso potevano essere urlare, dirgli di smettere, chiamare un adulto.

Le possibilità di scelta ci sono sempre e occorre imparare ad utilizzarle nel modo corretto per crescere insieme in maniera sana e civile.

Ed infine .... il rinforzo positivo : LODATELI SEMPRE QUANDO DICONO LA VERITA'!

 

 

Per approfondire:

 

 



Tuo figlio dice bugie? Allora è sano.
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RENDIAMO I NOSTRI BAMBINI PIU' FORTI: LODIAMO SI' MA NEL MODO GIUSTO!

RENDIAMO I NOSTRI BAMBINI PIU' FORTI:

 LODIAMO SI' MA NEL MODO GIUSTO!

 

 

 

Sono tempi duri ed i nostri bambini devono poter crescere secondo canoni che li rendano forti e capaci di affrontare tutte le difficoltà che si presenteranno. Per fare ciò non solo hanno bisogno di adulti che pongano loro dei limiti, che sappiano dire veramente di NO ma soprattutto di educatori (genitori, nonni e maestre) che diano dei rinforzi positivi ma nel modo giusto.

Lodare un bambino è un gesto che aumenta l'autostima certo ma farlo nel modo sbagliato può provocare più danni che risultati positivi.

Le lodi dirette ai bambini in piena crescita psico-fisica devono sempre essere rivolte alle azioni che si stanno compiendo o che si sono compiute ma MAI ai risultati ottenuti: questo già solo per non creare nel bambino la classica "ansia da prestazione". In questo modo, sapendo che a mamma e papà non importerà quale sarà il risultato ma l'impegno con il quale ho posto in essere quell'azione sarò molto più sereno nel caso non riesca ad ottenere il massimo.

 

Lodare i piccoli per qualsiasi cosa ed in ogni momento non farà altro che alimentare, soprattutto in bambini particolarmente insicuri, il cosiddetto EGO che se prende il sopravvento non permetterà più al piccolo di relazionarsi con una realtà fatta da altri individui con le loro esigenze e la loro porzione di attenzione da parte degli adulti.

 

L'argomento è molto importante e delicato perché sovente pensiamo di fare bene ma in realtà stiamo provocando qualche danno: i bambini sono spugne ed assorbono velocemente. Un bel bagnetto dunque ma .... con cautela!

 

Per approfondimenti:   http://psicoadvisor.com/lodi-che-rovinano-autostima-del-bambino-3557.html

 

Alla prossima!

 

 

Qualche suggerimento di lettura:

 

 

I NUOVI MALI DELL'ANIMA
di Giacomo Balzano
edito da Franco Angeli



MAMME CHE SCRIVONO MESSAGGI
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Centauria

SE IL BACIO DIVENTA ... UN MORSO

SE IL BACIO DIVENTA ... UN  MORSO

 

foto dal sito :
http://www.foto-gratis.org/

A partire dai 15-20 mesi,periodo nel quale è ancora molto accesa la cosiddetta "fase orale" che permette ai bambini l'esplorazione del mondo esterno con la bocca, può succedere che da un semplice bacio dato per assaggiare il bambino che ho davanti si arrivi ad un vero e prorpio morso dato in una prima fase solo per conoscere il soggetto che ho davanti, riconoscendolo proprio come un oggetto da esplorare con i sensi.

Tutto ciò in una fase embrionale certo, ma i motivi per i quali si arrivi al morso del compagno possono essere molteplici e basati anche su voglia di attirare l'attenzione da parte dell'adulto, conflitto a seguito di una forte frustrazione (ad esempio un giocattolo strappato di mano), gelosia o semplice rabbia interiore che non si riesce a manifestare in altro modo.

In qualità di adulti, genitori - nonni - educatori, in presenza di reazioni di questo tipo è utile avere sempre presente la ragione per la quale ciò avviene e cioè MORSO = ESPRESSIONE delle proprie emozioni-ragioni.

E' forte la reazione emotiva di un adulto di fronte alle conseguenze di un gesto del genere:

da una parte c'è il bambino morsicato che urla, piange disperatamente per il dolore che prova e che è da consolare perchè il più delle volte non comprende le ragioni di quel gesto; dall'altra c'è il "morsicatore" spesso sgridato dall'adulto e non aiutato a comprendere ciò che ha fatto. Anche il "morsicatore" va aiutato a consolare il morsicato e invitato a non ripetere nuovamente il gesto. Non è facile certo, sono bambini piccoli ma hanno infinite possibilità di comprensione e siamo sicuri che le volte successive sarà necessario alzare semplicemente la voce per fermare la conclusione di quell' espressione di rabbia che presto si trasformerà in qualcos'altro.

Molto importante è non colpevolizzare i piccoli perchè queste sono espressioni naturali e come si rivìceveranno dei morsi, dei graffi , delle spinte, così un giorno forse anche a me verrà voglia di assaggiare qualcuno e capirò ciò che è giusto e ciò che è sbagliato!  E poi RICORDATE: Non dite mai ad un bambino che è "Cattvo" perchè non ci sono bambini cattivi ma esistono  bambini che a forza di sentirselo dire se ne convincono e diventano adolescenti e poi adulti peggiori!!!

 





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