venerdì 11 novembre 2011

PIDOCCHI CHE INCUBO!

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PIDOCCHI CHE INCUBO!


Foto dal sito :
http://www.lendix.it/
Visti così fanno proprio paura ma per fortuna non hanno grandi dimensioni. Ho scelto questa foto per voi perchè la domanda che sento più frequentemente è rivolta al come siano fatti. Le foto che si vedono sui giornali sono ingrandite al microscopio e non spesso li possiamo vedere nelle loro dimensioni originali se non dal vivo e non ve lo auguro.
Il Pidocchio è un insetto ecto-parassita (vive sulla superficie esterna del corpo) e si nutre di sangue.
Le sue sottospecie sono di tre tipi:
Dipendono dall' ospite non solo per la nutrizione ma anche per il calore e non sopravvivono molto senza di esso: le larve invece possono resistere di più.
Di solito, quando si parla in generale di pidocchi si parla di quelli del capo e ci si accorge della loro presenza non solo per le uova, piccole e bianche, attaccate ai capelli soprattutto all'altezza della nuca e dietro le orecchie, ma soprattutto per il prurito che provocano ledendo il cuoio capelluto a causa della reazione alla saliva dell'insetto.
Si parla dunque di PEDICULOSI riferendosi proprio all'infestazione da pidocchi.

Le uova si cementano saldamente al capello grazie ad una chetina ghiandolare che non permette di staccarle se non pizzicandole una ad una con le unghie... impresa praticamente titanica ed ecco perchè esistono trattamenti specifici per eliminarli per lo più a base di piretro e disponibili in farmacia con  spiegazione sulle modalità di applicazione: si consiglia sempre l'acquisto dei pettinini d'acciaio a denti fitti che, in ogni caso, andrebbero ogni tanto utilizzati per una pulizia più profonda. 

Non è un insetto che ama i capelli sporchi come anticamente si sentiva dire! Anzi! Sovente predilige capelli profumati e cute non lesa! Viziato!

Nel caso il vostro bambino abbia i pidocchi, le maestre potrebbero chiedere di andarlo a prendere a scuola perchè questo insetto ha la capacità di diffondersi rapidamente passando da un capo all'altro (non vola!) e i nostri bambini sono sempre a contatto tra loro. Dunque è una prassi per evitare grande diffusione dell' evento.
Inoltre, non è sufficiente effettuare solamente il trattamento cutaneo: anche la biancheria, i peluches e tutti gli oggetti di stoffa che sono stati a contatto con il bambino vanno messi in sacchi chiusi e man mano lavati in lavatrice a più di 60°!
E' un lavoraccio è vero: è un insetto che non provoca danni ingenti ma dà tanto lavoro ....

Per sicurezza, una volta effettuato il trattamento sul cuoio capelluto, si consiglia di ripeterlo 4/5 giorni dopo, a seconda del prodotto, per evitare il ritorno o lo schiudersi di eventuali uova sopravvissute al primo "round" ... usiamo successivamente il pettinino di quando in quando perchè non è insolito ritrovare dei gusci di uova (ormai morte) a distanza di mesi!

Se i vostri bambini si spaventano, non aumentate la loro ansia (che spesso è anche la vostra) ma rassicurateli magari con un buon libro sull' argomento!

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mercoledì 9 novembre 2011

GARANTE PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA

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GARANTE PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA




Sapevamo già della sua nascita come Autorità ma solo con  l'approvazione definitiva del disegno di legge S.2631, avvenuta il 22 giugno 2011, la Repubblica italiana ha deciso di avvalersi della presenza di questa figura che è a livello internazionale  uno degli strumenti più importanti per la protezione dei diritti e degli interessi delle persone di minore età: l'Autorità Garante per l' Infanzia e l' Adolescenza.
A livello Nazionale, questa figura esiste già: il Garante esercita la sua attività a favore dei diritti dei minori anche mediante compiti di proposta, consultivi, di informazione e di ascolto dei minori.
Si spera non sia un altro caso istitutivo di "poltrona" alla quale pagare uno stipendio favoloso contro un servizio in realtà inesistente.
La segnalazione mi arriva da un lettore della rivista PERO' TORINO al cui articolo rinvio la lettura per approfondimenti.


Per approfondimenti:

Collani Rapporti e Temi
Telefono Azzurro

 

Nel giugno del 1999 si è tenuto a Bruxelles un seminario operativo sui "Nuovi strumenti per aiutare i bambini e gli adolescenti" con lo scopo principale di definire le caratteristiche future di un Garante per l'infanzia chiamato ad operare a livello europeo e che dovrà agire essenzialmente come coordinatore di Garanti presenti all'interno di ogni singola nazione. Telefono Azzurro, per conto dell'Unione Europea, si è fatto quindi promotore di un progetto che definisca le linee guida per un modello di Garante per l'infanzia in grado di poter operare in qualsiasi paese europeo, per promuovere e difendere efficacemente i diritti dei bambini sulla base della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo. Il presente Quaderno, disponibile anche in inglese col titolo "The spokeperson for children in Europe. New tools for helping children and young people", è il risultato di tale lavoro.

martedì 8 novembre 2011

I NUOVI BAMBINI CHE LEGGONO L' I - PAD: NON SANNO PIU' LEGGERE I LIBRI DI CARTA?

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I NUOVI BAMBINI CHE LEGGONO L' I - PAD:NON SANNO PIU' LEGGERE I LIBRI DI CARTA?

Il video che voglio proporvi oggi si intitola: "UNA RIVISTA DI CARTA E' SOLO UN I-PAD CHE NON FUNZIONA" e illustra, con orgoglio paterno, una piccola che "sfoglia" la rivista nello stesso modo nel quale si "touccha" (permettetemi il termine) un I-Pad.
Certo, è giusto che le nuove generazioni conoscano questi strumenti elettronici a menadito, ma quanto è sano che questi bambini, nella fascia d'età 12 - 36 mesi, invece di giocare e ricercare di esprimere le loro emozioni attraverso la manipolazione di materiali diversi, l'osservazione cartacea di un libro o semplicemente arrampicarsi sui rami di un albero al parco giochi (cosa che peraltro la maggioranza dei più grandi non sa proprio fare)?
Le nuove generazioni pasteggeranno a pane e byte certo, ma non riuscire più a tenere una matita in mano vorrà dire non riuscire a mangiare con il cucchiaino e non sviluppare quella parte del cervello che permette lo sviluppo base delle "funzioni primarie".
Questo video è sicuramente un caso non diffuso, soprattutto in Italia dove per la tecnologia si viaggia sempre su di un vagone in coda al treno: ma è comunque un segnale di ciò che ci aspetta negli anni a venire.
Da non sottovalutare le implicazioni legate alla capacità di socializzazione che è importantissimo sviluppare dai 36 mesi in su (per molti studiosi anche prima): sistemarsi davanti ad uno schermo digitale, se da una parte dà la sensazione di collegarci al mondo intero, nella realtà (effettiva e non virtuale questa volta) ci isola dal gruppo, il quale, da che mondo è mondo, è l'unico elemento in grado di salvarci nel caso di grandi problemi che il singolo non è in grado di affrontare.
Siamo dunque dalla parte di Ysolt Usigan che afferma di essere rattristata dal video in quanto "amante dei libri di contatto" o da quella di Brian Moylan che nel suo articolo "iPad Baby Can’t Work a Magazine, sottolinea che questi bambini utilizzeranno solo più supporti tecnologici semplicemente perchè "non più in grado di utilizzare quelli cartacei?"
In conclusione, in questa diatriba tecnologica vince sempre il buon senso al quale, noi padri e madri italiani, sovente ricorriamo per trovare le soluzioni ai nostri problemi. Una cosa non necessariamente esclude l'altra e anche se i nostri figli non saranno così cibernetici rispetto a quelli americani (peraltro estremamente orgogliosi anche di avere le proprie figlie treenni sulle passerelle dei concorsi di bellezza, rubando loro l'infanzia alla quale tutti hanno diritto), saranno sicuramente più uomini e donne "di mondo" in grado di leggere le e-mail e gli articoli in Inglese su Internet ma soprattutto capaci di avvicinare l'orecchio ai sussurrati richiami d'aiuto del mondo ....
Tutto questo detto da uno "esperto tecnologico" quanto basta e attivo ascoltatore di problemi umani!
Attendo i vostri commenti qui sotto e ... grazie per l'ascolto ma ricordate .... i libri aiutano a Volare!





QUAL' E' LA DIFFERENZA IN FONDO?




Per approfondimenti:



e per par conditio:


(le vie della rete sono infinite)

ai posteri l'ardua sentenza!

frase dello scrittore americano Morley che dice: "Quando si vende un libro a una persona, non gli si vendono soltanto dodici once di carta, con inchiostro e colla, gli si vende un'intera nuova vita. Amore, amicizia, e navi in mare di notte; c'è tutto il cielo e la terra in un libro, in un vero libro".



E  ancora:

di Bruno Rossi
Casa Editrice: Carocci
Prezzo di copertina Euro 22.00



Il volume ha come oggetto il contributo che la formazione affettiva è in grado di dare allo sviluppo della libertà dell'essere umano nonché alla sua disponibilità alla donazione e alla convivenza pacifica. All'"intelligenza del cuore" si guarda come alla competenza capace di svolgere una singolare funzione in ordine alla progettazione di nuove forme dell'essere-con-sé e dell'essere-con-gli-altri, dell'essere-per-sé e dell'essere-per-gli-altri. In questo senso, il sentire educato si costituisce premessa di una nuova cultura orientata a valorizzare e a far convivere, accanto all'"homo sapiens faber oeconomicus", l'"homo sentiens".

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giovedì 3 novembre 2011

NUOTO PER IL BEBE': PRO E CONTRO

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NUOTO PER IL BEBE': PRO E CONTRO





I bambini nascono avvolti dall'elemento più naturale in assoluto ma se, dopo la nascita glielo si fa dimenticare o se li si traumatizza con doccette un po' più "violente" del solito, l'acqua diventa l'elemento più odiato in assoluto. Non bisogna arrivare a questi livelli ed è perciò che, fin da piccolini, i cuccioli di uomo vengono pressati con corsi "mamma-bebè" o nuoto in vasca piccola con istruttrici estranee al loro mondo che spesso rendono il tutto più complicato.
La cosa più importante per il bambino, dalla nascita in poi, è sicuramente non perdere il "contatto" con l'elemento acqua: questo continuo contatto lo si può costantemente conservare anche a casa giornalmente.
Il bagnetto con mamma o papà, all'interno della conosciuta e calda vasca da bagno, con braccia sicure e confortanti che ti avvolgono è un momento quotidiano che non bisogna far mancare al nostro cucciolo.
E' un momento di conoscenza tra due persone che imparano gli uni dall'altro e che aiuta a non perdere contatto con l'acqua che per così tanto tempo ci ha confortato e cullato all'interno dell'utero materno.
In più, rispetto all'ambiente della piscina, in casa l'acqua e la temperatura dell'ambiente più piccolo è di sicuro migliore a livello di possibilità o meno di affrontare il momento del bagnetto: l'essere nudi è già un momento difficile per tutti perchè si è senza difesa e occorre che chi sta attorno a noi sia in grado di dare fiducia e plasmare il carattere del soggetto in questione per renderlo più sicuro di sè nel mondo che lo circonda.
Con questo non voglio dire di non frequentare i corsi organizzati nelle diverse piscine, private e pubbliche, nate proprio a questo scopo ma di farlo solo se noi per primi siamo sicuri di essere a nostro agio in questa situazione: al contrario, il bambino percepirà la nostra insicurezza e i risultati non potrannno che essere disastrosi!
Quindi, a tutti coloro che non amano l'ambiente "piscina" in generale ma non vogliono perdere l'occasione di non allontanare il proprio pargolo dall'acqua, ricordo che la vasca da bagno va benissimo: giochiamo con il nostro bambino con personaggi di gomma che galleggiano, con bicchieri di plastica che ogni tanto possono anche rovesciarsi sul capo e permettere al piccolo di imparare a trattenere il fiato (noterete che lo sanno fare d'istinto meglio di noi adulti) e successivamente, dopo avere rovesciato sul capo due, tre bicchieri di fila, lasciamo delicatamente andare il piccolo sott'acqua, sempre in verticale e per poco tempo: vedrete che lentamente la sua sicurezza aumenterà e, quando arriverà il momento di affrontare il corso di acquaticità alla scuola dell'Infanzia , lo farà con entusiasmo e forse con qualche timore, sì, ma in grado di superare tutto con la capacità che noi saremo stati in grado di regalargli!
  • Per quanto concerne gli effetti positivi del nuoto, vi rimando alla lettura dell'articolo QUI INDICATO che sottolinea tutti gli efferri positivi di questo sport tanto praticato nel nostro paese e fondamentalmente "salva-vita" per tutti coloro che amano il mare e l'ambiente realtivo.






Per approfondimenti:

di Manuela Alba Giletto
Casa Editrice Nuovo Progetto
Prezzo di Vendita N.P.

Uscito nel 1990, questo libro presenta il metodo sensoriale di Manuela Alba Giletto e la necessità, per qualsiasi operatore, di una programmazione a monte del lavoro in acqua con i bambini in età infantile. I contenuti del testo, a distanza di quasi 15 anni dalla sua pubblicazione, appaiono oggi superati da nuove ricerche e nuovi studi. "Acqua per comunicare"( 2003) ridimensiona le fasi da 13 a 7 ed espande i confini del metodo verso nuovi orizzonti di applicazione didattica.


di Heston Lauren
Edizioni Il Punto d'Incontro
Prezzo di Vendita Euro 10.00


Grazie a questo corso illustrato il bambino può sviluppare l'acquacità senza correre rischi e senza spaventarsi inutilmente, cominciando con il versargli un po' d'acqua sul capo della vasca da bagno, per poi passare alle prime esperienze di nuoto sott'acqua e, infine, a tecniche di salvamento di vitale importanza.