venerdì 29 aprile 2011

AIUTO! STO PER DIVENTARE GENITORE!

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AIUTO! STO PER DIVENTARE GENITORE!
A chi non è capitato un momento di panico o di sconforto pensando al fatto che si sta per diventare "GENITORI"? Sarò permissivo, protettivo o autoritario? Sarò in grado di superare le mie paure per fargli affrontare le sue? Riuscirò a garantirgli un'equilibrato sviluppo psico-affettivo nonostante le mie incertezze?

Di domande come queste se ne possono formulare a migliaia e se si cerca in maniera sincera una risposta per ognuna, allora si è già sulla strada giusta per diventare dei "bravi genitori"; durante questo viaggio, che ricordiamo va portato avanti al fianco dei nostri pargoli, non dobbiamo dimenticare il fatto che i nostri figli non sono nostri (!!!) e che genitori si diventa!

Dalle pagine del libro di Kahlil Gibran "IL PROFETA" vi sono i versi che recitano : 
"VOI SIETE GLI ARCHI DAI QUALI I VOSTRI FIGLI, VIVENTI FRECCE, SONO SCOCCATI INNANZI "
e già da qui che risulta chiaro il nostro ruolo di "archi" pronti a prepararsi a scoccare piccole e veloci "frecce" in grado di affrontare ciò che il mondo attuale disporrà loro di fronte. Ed è ben sottolineare il mondo attuale proprio perchè è cambiato tanto rispetto al tempo in cui noi stessi eravamo bambini ed erano i nonni moderni impegnati nel ruolo di genitori. Non si può pensare di allevare un qualsiasi  bambino seguendo ciò che viene scritto sulle pagine di un qualsivoglia libro, ma sono tanti i "manuali " redatti da chi, vuoi per studi specifici, vuoi per esperienze vissute, è in grado di suggerire linee guida atte a facilitare questo non facile ruolo.

Quello che è certo, è che non si possono lasciare i piccoli da soli  perchè per loro natura non sono in grado di badare a loro stessi e senza una guida, la cui autorevolezza aiuta tale definizione, non riusciranno ad avere la sicurezza necessaria ad affrontare la vita fuori dall'utero familiare .

Come specificato prima, genitori si diventa , ma l'istinto da solo non basta: può essere utile per la natura animale che segue rigide regole legate alla sopravvivenza e alla selezione naturale, ma per noi, esseri senzienti, non è sufficiente. Ecco perchè è consigliabile documentarsi e non limitarsi esclusivamente ai consigli delle altre mamme, che forse, e dico forse?, stanno allevando bambini differenti dai vostri,  o seguire soltanto i suggerimenti di pediatri (magari senza figli) e/o nonni vissuti in epoche e condizioni diverse dall'attuale.

Non facciamo neanche lo sbaglio di rifiutare a prescindere questo tipo di suggerimenti, diventando superbi educatori della nostra prole perfetta .... la via di mezzo è sempre la migliore e imparare dagli sbagli è utile.

Dunque, la famiglia deve essere al centro della nostra vita e protagonista di ogni nostro giorno vissuto su questa terra ed è proprio così che riusciremo a creare le condizioni di lavoro giuste per crescere insieme alle nostre creature.

Da parte mia, posso suggerirvi un libro molto interessante, approfondito ed utile, frammentato da belle foto ed illustrazioni, in grado di aiutarvi ad aggregare il vostro nucleo familiare e successivamente integrarlo al resto della società che ruota attorno nel quotidiano e che non possiamo esimerci dall'affrontare. Suggeritene l'acquisto a chi sta ancora aspettando l'arrivo del proprio figlio perchè il libro è strutturato in tre parti : Prima della nascita, durante la crescita , fino al raggiungimento dell' adolescenza.

Buona lettura, ma soprattutto Buon Lavoro Bravi Genitori !!

GENITORI AUTOREVOLI
di Italo Farnetani
(copertina variabile a seconda delle Edizioni)

Edizioni Mondadori
Prezzo a richiesta

Guida moderna per imparare ad essere genitori soddisfatti di sé stessi e per apprendere un "mestiere" importante dal momento dell'attesa del pargolo fino all'adolescenza.





Italo Farnetani
Italo Farnetani
Pediatra e giornalista, collabora con "Corriere della Sera", "Oggi", "OK Salute", "Insieme". È autore di circa 4000 articoli, 300 pubblicazioni scientifiche, sedici libri, di cui undici pubblicati da Mondadori, alcuni tradotti in spagnolo e inglese, fra cui:Il pediatra in casa (1992); In attesa del medico (1994);L'alimentazione del bambino dalla nascita all'adolescenza (1996);Il bambino: i suoi primi mille giorni (1998);Los 1000 primeros dias de tu bebè: Everest, Leon - Spagna (2000) e Alfaomega, Città del Messico (2003);

mercoledì 27 aprile 2011

MAMMA, HO PAURA DI CHI NON CONOSCO!!

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MAMMA, HO PAURA DI CHI NON CONOSCO
 
 
 
 

Ecco mamma, ho compiuto ben 8 mesi e adesso sono finiti quei bei momenti in cui Tu eri Me ed Io ero TE .... sono cresciuto ed inizio a capire che sono un individuo diverso da te : proprio per questo Ti riconosco quando mi sorridi, so che Tu sei la mia mamma ma, riconoscendoti, ho paura delle persone che non sono TE!! Sono ansioso quando ti allontani anche per poco tempo e se vedo qualcuno che non ho mai visto, il viso mi si contrae, le lacrime escono dai miei occhi e strillo a squarciagola ....sono inconsolabile e veramente terrorizzato ... cosa mi succede? Non era mai capitato prima d'ora ....

Lo so piccolo, non ti devi preoccupare, è quella che i dottori chiamano Angoscia dell'estraneo ed è un passaggio obbligato per la tua crescita psicologica. Fino ad oggi, la tua mente, la tua "psiche" era disorganizzata ed io e te siamo vissuti in "simbiosi", ossia insieme come se fossimo una sola persona.
Da adesso in poi non sarà più così: vorresti sempre e solo me, lo capisco, ma da adesso in poi ti accorgerai che esistono altre persone nel tuo mondo e , se avrai paura, ti basterà osservare il mio volto, carpire la mia espressione e decidere successivamente se essere preoccupato o meno.

Io non parlo ancora mamma e l'unico modo che ho di esprimermi è il canale "non verbale", ma chi riuscirà a capirmi se non so parlare?

Tutto ciò che avrai da dire verrà compreso, non devi allarmarti, ci sono mille modi per farsi comprendere e Tu, amore mio , ne conosci centomila!! Se piangerai davanti a qualcuno che non conosci so che sarà normale, mi basterà abbracciarti forte e tutto passerà. Sarei più preoccupata se non piangessi: dare confidenza a tutti alla tua età è un segno chiaro che non mi distingui dal gruppo e questo non è bello ....

Ok mamma, ho capito! Sto diventando grande, e so che sei presente anche quando non ti vedo con i miei occhi, perchè Tu sei la mia mamma e ti sei solo allontanata e non scomparsa per sempre! E' per quello che quando vai a fare la spesa, mi saluti sempre anche se mi metto a piangere tutte le volte?

Certo amore, è per questo! Ed è anche perchè voglio che tu sia sempre più sicuro di Te stesso:  cerco di infonderti sicurezza e fiducia quando ti lascio la mattina all'asilo nido, senza però cedere al tuo pianto perchè così non farei altro che confonderti e di certo Tu non hai bisogno di questo.

Ma Papà a cosa serve allora?

Papà sarà fondamentale tra qualche mese quando ti accorgerai che esiste anche Lui!! Non c'è solo la mamma, ma il tuo papà è una valida alternativa! Ma per questo aspettiamo che Tu abbia superato questo primo ostacolo verso la completa autonomia come individuo ... passo dopo passo amore mio, così non rischi di farti male!

Grazie mamma, Tu si che mi capisci!

Grazie a Te amore che mi ascolti ....

Leggere qualcosa su come educarci non è mai male, una mia proposta?

L'ARTE DI EDUCARE
di Fausto Telleri
Prezzo di Vendita Euro 10.00
su http://www.ilmiolibro.it/

martedì 26 aprile 2011

UN BAMBINO: UN SOGNO DA REALIZZARE

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UN BAMBINO: UN SOGNO DA REALIZZARE

Per le donne, ad un certo punto della loro vita, arriva il momento di sentire quella tenera vocina che si sente provenire da dentro e che spinge a diventare mamma.

Non tutte sono attente a quel suono, tante dicono di non sentire nulla, molte non deisiderano ascoltarla per differenti motivi, ma lei parla, canta e a volte urla ... "Voglio un bambino!".

La maggior parte delle donne la percepiscono e, giorno dopo giorno, il volume diventa più alto ed il desiderio legato a quel dolce suono diventa sempre più intenso e presente nel corpo e nella mente.

E' a quel punto che si decide di provare ad avere un bambino .... cosa semplice no?
Tutt'altro. Forse una volta lo era di più, mangiavamo frutti della terra sani e di stagione, bevevamo acque non inquinate e respiravamo aria quasi pura; adesso, questo forte desiderio sembra, per numerose donne, una meta lontana e difficile da raggiungere se non dopo mille ed ancora mille difficoltà.

Quando poi un iniziale desiderio si trasforma in una vera e propria "Odissea", sono il molti a chiedersi "Fino a che punto?".
Non è una domanda che possiede una risposta: ognuno, per fortuna, può decidere per sé se rinunciare o continuare, se smettere di sperare od insistere convinti di farcela.
Ed è così che molte donne trascorrono anni della loro vita inseguendo un sogno che le trasforma, mentalmente e fisicamente: le rende forti e fragili allo stesso tempo, disposte a trasformare il proprio corpo in un "laboratorio chimico" ambulante, rendendo onore ad uomini come Robert Edwards , biologo Premio Nobel 2010 e Patrick Streptoe ginecologo suo collaboratore, padri della fecondazione in vitro destinati a mediare la battaglia della vita che vede sconfitti gli embrioni "eliminati" a favore di quelli che ce la fanno e finiscono tra le braccia di provati mamma e papà.

Si potrebbero sprecare milioni di parole sulla questione morale che circonda l'argomento e schierarsi a dritta e a manca a seconda di chi pensiamo abbia ragione, ma non credo di volere tutto ciò.
Questo articolo è semplicemente un plauso a chi, coraggiosamente e spesso in silenzio, si avventura per questa tortuosa via, decide di sacrificarsi per un figlio (e chi non lo farebbe?) e fare entrare nella propria esistenza il più grande dono che si possa ricevere.

Coraggio future mamme: vi consiglio la lettura dell'esperienza avuta da una coppia che ha intrapreso questo viaggio e ....  Buona Lettura e Auguri!!


Angeli e cicogne
di Tamara Carlino
Edizioni LAREditore
Prezzo di Vendita Euro 10.00

Tenera, poetica e suggestiva opera autobiografica scritta per raccontare momenti di vita in grado di aiutare chi ha rinunciato o non sa ancora ... testimonianza coraggiosa che fornisce spunti di riflessione e di confronto.

sabato 23 aprile 2011

PERCHE' E' IMPORTANTE LEGGERE FIN DA PICCOLI

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PERCHE’ E’ IMPORTANTE LEGGERE FIN DA PICCOLI

Dall’esperienza di persone che si occupano specificatamente dell’argomento si impara decisamente molto: ho assistito ad un incontro sulla Lettura per Bambini tenuto dal Prof.. Luigi Paladin,  psicologo di Brescia e ciò che vi racconterò è quello che ho potuto imparare e percepire del mondo di parole ed immagini che circonda i nostri piccoli.

Viene considerato molto importante quello che è chiamato CODICE ICONICO che appartine ai  bambini piccoli fino all’età di 5 anni : il bimbo osserva principalmente l’immagine ed è per questo motivo che nei libri per bimbi piccoli, l’immagine è posta sulla facciata destra che è poi quella che i piccoli vedono per prima all’apertura del libro stesso.

La parte scritta viene posta sulla facciata sinistra, da loro spesso ignorata e facente parte della cosiddetta LETTURA TIPOGRAFICA a partire dal 6° anno di vita.
Per stimolare la fantasia e la creatività è importante sia la struttura narrativa sia la composizione (l’aspetto ) del libro.

Al bambino possono essere proposti fogli di formati diversi ma pur sempre a lui accessibili: deve riuscire a prenderli, sfogliarli con facilità e soprattutto devono essere libri che rimangono aperti da soli , lasciando le mani dei piccoli libere.

Anche il colore è importante: il bambino coglie solo alcune parti del disegno seguendo il principio del SINCRETISMO e solo dopo il superamento del suo egocentrismo (6 anni) il piccolo è in grado di cogliere tutti i particolari.

I bambini osservano prima di tutto ciò che attrae la loro attenzione e poi esplorano il resto: così, nel libro, viene messo in primo piano l’elemento principale sul quale si vuole attirare l’attenzione, senza che si dica tutto cosicché al bambino si accende la voglia di “girare pagina”.

Il bambino ha una lettura ANARCHICA del libro: parte da dove vuole e poi osserva le parti a lui più interessanti;

Egli capisce che il LIBRO non è un GIOCATTOLO solo dopo il 9° mese: prima lo mette ancora in bocca cercando di soddisfare un’esigenza primaria (fame, coccole, etc.) ; solo successivamente lo individua come OGGETTO che contiene OGGETTI da lui riconoscibili e piace proprio perché li riconosce.


IL LETTORE BIMBO

Al piccolo lettore possono essere proposti libri di

1.    MEDIAZIONE
2.    DI CONTATTO

LIBRI DI MEDIAZIONE: sono i libri che l’adulto legge e racconta; possono essere racconti, filastrocche , ninne nanne. Il bambino passa da una fase in cui legge solo le espressioni del viso del Lettore (in primis la mamma) per poi osservare le immagini del libro stesso fino a diventare un lettore autonomo (6 anni) in cui è lui stesso che deve finalizzare la sua conoscenza e perciò leggere autonomamente.

LIBRI DI CONTATTO: sono quelli che il bambino può utilizzare direttamente, sotto sorveglianza dell’adulto  e questi sono sottoposti in particolar modo alla legge che tutela i giocattoli Legge 46/83.

Importante , in questa fase, è la trama narrativa , che deve essere sempre ben comprensibile per il bambino: egli sentendo ripetere più volte la stessa storia riesce a creare uno schema strutturale del racconto (inizio-trama-fine).Quest’ultima parte la interiorizza soprattutto con l’esperienza personale (comincia a chiedere “e poi?” sapendo che la storia continua e non è ancora arrivata alla conclusione).


LETTURA

 Leggere È una successione di tre atti:

1.    Raccogliere dettagli della realtà, espressioni, etc.
2.    Dare un senso, interpretare, capire.
3.    Dare un segnale di risposta (reagire)

Il primo libro che è il bambino “legge “ è il viso della mamma con la quale instaura un contatto stimolante (prima forma di comunicazione). Fino all’8° mese il libro è un gioco, un oggetto che il bambino non riconosce come libro, ma comunque qualche immagine può attrarre la sua attenzione.

Dagli 8 ai 12 mesi, il LIBRO incomincia ad assumere il suo ruolo originale: il piccolo riconosce le immagini e le indica con le mani, vede le parole scritte ma non ne è attratto. Il libro di questa fascia d’età deve essere proposto in relazione alla realtà vissuta dal bambino stesso ( avere cura nello scegliere libri che vengono dall’estero perché spesso non rispettano le nostre realtà ).
Il contenuto (immagini schematizzate)  lui lo rivede e perciò lo riconosce nel suo mondo : in questa fase è importante avere immagini semplici e ben riconoscibili , pur non essendoci ancora abbinamenti tra forme e colore. Quest’ultimo può essere casuale : nel bimbo piccolo non c’è corrispondenza tra colore ed oggetto.

Solo dopo il 6° anno, il bambino trova la corrispondenza tra oggetto e colore ed anche una corrispondenza di tipo Emotivo, in quanto vi è un aumento della sua sfera cognitiva.

La reazione, qualunque essa sia, è il risultato di una buona lettura del libro. Il piccolo riesce a cogliere la rappresentazione proposta e a dare un risposta che può essere sia positiva sia negativa : anche nel caso del pianto si è comunque arrivati a smuovere la sfera emotivo del piccolo . in questo caso l’illustratore dei libri deve avere l’abilità, con immagini semplici ma d’effetto, di rendere immediata la dinamica dell’azione (es. immagini sul lungo con grande passo se si vuole far arrivare il senso di velocità)

Nel prossimo articolo spiegheremo come devono essere il libri migliori per i bambini piccoli.

Buona lettura

Volete passare qualche oretta con i vostri bambini  e colorare insieme?
Andate  sul sito :

e scaricate  i vostri disegni preferiti!

SE INVECE VI INTERESSA LEGGERE UNA BELLA STORIA DI VITA ECCO:


ADESSO CHE SEI QUI
di Cristina Trentin
Edito in proprio su http://www.ilmiolibro.it/
Prezzo di Copertina Euro 8,00
"La voce è soffice e leggera e il profumo che sento, mentre mi sta aiutando, è quello dei biscotti con lo zucchero al velo sopra... Alzo gli occhi ed è proprio lei, solo che ha i capelli lunghi, ricci e scuri, è più alta e più magra, ma è...LEI...". Nulla può riuscire a dissuadere il piccolo Paolo dalla certezza di aver trovato ciò che aveva perduto, neppure l'incontrovertibile evidenza dei fatti. Un racconto dolcissimo e struggente sulle realtà impossibili, ma più vere del vero, sui desideri del cuore che riempiono l'anima


giovedì 14 aprile 2011

LETTURA PER BAMBINI : L'IMPORTANZA DI UN INIZIO PRECOCE

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LETTURA PER BAMBINI: L’IMPORTANZA DI UN INIZIO PRECOCE

Esistono molti progetti legati alla lettura per bambini, ma uno che mi ha particolarmente colpito per la sua organizzazione capillare su tutto il territorio  e la sua precocità per la fascia d’età è quello denominato “NATI PER LEGGERE”.



Attualmente questo progetto è attivo su tutto il territorio nazionale italiano con circa 220 progetti a livello locale, promossi da pediatri,enti pubblici e bibliotecari.

L’esigenza di un tale progetto nasce dall’amore per la lettura e dalle reazioni positive che il leggere una storia da parte dell’adulto ha sul bambino. La protezione verso i nostri “cuccioli” avviene non solo attraverso la salvaguardia dalle malattie, dalla violenza od altro, ma anche dal fatto di non far loro mancare un adeguato sviluppo sia di tipo cognitivo sia di tipo affettivo.

Si consiglia  la lettura ad alta voce già dalla pancia: la mamma che legge la storia con voce suadente sarà poi riconosciuta,  nel vissuto del bambino neonato, come esperienza positiva acquisita.




 Non solo negli asili o scuole, ma soprattutto in famiglia, tra le braccia di mamma o papà, è un’ottima attività che permetterà al bambino di crescere sia nel consolidare il rapporto relazionale con i genitori, sia nel portare avanti uno sviluppo cognitivo che porterà ad una veloce e migliore comprensione del linguaggio prima ed una più facile capacità di apprendere la lettura.

Infatti, mentre in passato questi due processi cognitivi (la literacy ed il linguaggio) erano considerati processi di crescita separati, adesso la capacità di leggere è vista come un processo che inizia precocemente con necessarie competenze da acquisire quali: sviluppo del linguaggio orale, competenza fonologica, conoscenza del  linguaggio scritto . del modo di  scrivere (da sinistra a destra, dall’alto in basso, apprendimento  dell’alfabeto ), etc.

La lettura, quindi, come mezzo per instaurare un attaccamento già sicuro nei primissimi anni di vita, per l’importanza che ha nella maturazione cerebrale, sulle connessione neurologiche e sui vari processi mentali.

Lettura ad alta voce anche come prevenzione dell’abbandono scolastico: statistiche  comprovano che i problemi di comportamento e le cause maggiori di abbandono degli studi si riscontrano in ragazzi con minime , se non addirittura nulle, esperienze di “affettività letteraria”. La lettura ,perciò, aumenta non solo la capacità di mantenere l’attenzione e la concentrazione ma anche il livello di autostima e di sicurezza nelle proprie capacità.

Alcuni libri da leggere?
Ecco i miei suggerimenti:

"Magia sotto l'albero"
di Giorgio La Porta
Prezzo di Vendita Euro 7,00
Magia sotto l’albero
La storia di un incontro del tutto casuale tra un giornalista ed un piccolo orsetto bianco è al centro di questo racconto. Da questa amicizia nasce un confronto tra il mondo dei grandi e una realtà appartenente alla nostra infanzia. La riscoperta delle piccole cose, delle piccole gioie quotidiane; la bellezza del sole e la purezza del Natale, sono gli elementi che rendono questa fiaba così unica e speciale. www.orsottopotto.info